Fu così che incominciammo le prime scorribande lontani dalle mura amiche del nostro campo di addestramento e, senza dover impiegare troppo tempo per gli spostamenti, decidemmo che avremmo avuto abbastanza da fare nei dintorni.
Fu così che scegliemmo come teatro delle nostre future “battaglie” i comuni della nostra Cari-gnano e della confinante La Loggia.
Bisognava trovare delle zone che facessero da tramite tra i poco contaminati dintorni del Debù e le trafficate vie dei centri urbani.
Fu così che la nostra scelta si riversò sulla zona industriale di La Loggia, appunto.
La scelta era per lo più ricaduta su questa opzione per il fatto che gli huskies (nel frattempo erano aumentati di numero con l’arrivo di Bhangi) erano votati a tirare più del dovuto come la loro tradi-zione impone, rendendo difficile la gestione della lunghina da parte del conduttore (soprattutto per Elisa che non pesava molto più di Pack, che agli inizi più che un cane sembrava un trattore…).
La voglia di strafare, può portarti a considerare male le situazioni che ti si parano davanti e co-minciammo, insieme ai primi risultati, a montarci un po’ la testa…
Procedevamo spediti, senza renderci conto che per alcuni presto sarebbe arrivato il conto…che in-fatti non tardò molto.
Non ci perdemmo d’animo e, come sempre facciamo a Debù, andammo a cercare dove, come, quando e perché avessimo sbagliato.
Come mi è stato insegnato al di là del lavoro coi cani, dopo una attenta analisi trovammo le cause di questi problemi. Chi non lavora non sbaglia, mi dicevano…
Tutto stava nel fatto che avevamo bruciato alcune tappe fondamentali.
Ma nulla era perduto, avevamo un punto dal quale ripartire…